15 giugno: Dio odia le donne

dio odia le donne
Mercoledì 15 giugno alle ore 18 presso la La Feltrinelli Palermo di via Cavour 133, Giuliana Sgrena sarà ospite del Circolo UAAR di Palermo per presentare il suo libro Dio odia le donne nell’ambito del Palermo pride 2016.

Interverranno

– Maria Vittoria Cerami
Avvocatessa, esperta in violazioni di genere, responsabile Gruppo Italia 233 di Amnesty International.
– Giulia Lo Porto
Biblista, attivista, insegnante e promotrice di progetti didattici su rivoluzione siriana e migrazione, scrive di teologia biblica su varie riviste.
– Giorgio Maone
Digital freedom fighter, fondamentalista del pensiero critico, coordinatore del Circolo UAAR di Palermo.
– Daniela Tomasino
Femminista, attivista per i diritti civili, direttivo Arcigay Palermo, portavoce del Palermo Pride

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Dio odia le donne
di Giuliana Sgrena
Il Saggiatore, 2016

Non è il primo libro sul difficile rapporto tra la religione e il mondo femminile. Tuttavia, Dio odia le donne si staglia nettamente sopra gli altri sotto diversi punti di vista. Innanzitutto, è un compendio snello ed essenziale, ma non per questo superficiale, che riesce ad avere una scorrevolezza delicata anche nell’affrontare pratiche e precetti che di delicato hanno poco. Ha inoltre il pregio di poter rintracciare e confrontare i testi sacri («gli strumenti di questa aggressione») dai quali viene fatta derivare una generale sottomissione femminile. Soprattutto, apre senza imbarazzo la riflessione su temi di assoluta attualità, dall’infibulazione all’obbligo del velo, dalla contaminazione mestruale alla gestazione per altri.

La riflessione è condotta anche attraverso le coinvolgenti esperienze personali dall’autrice, che non si sottrae alla partigiana onestà intellettuale di dichiararsi donna atea. Una donna atea che persino nei momenti più bui del suo rapimento non ha sentito alcuna necessità, alcun afflato verso un altro modo di pensare. E che ben sottolinea come anche nella morte il non credente non possa nemmeno aspirare a un funerale, per mancanza di luoghi e carenza di volontà, in uno stato che è ancora lontano dall’essere davvero laico…
(leggi il resto della recensione nel sito dell’UAAR)