17 giugno: Migrazioni, diritti civili, dialogo. Gli strumenti dei pride

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Venerdì 17 alle 18.30, a Casa Pride, Migrazioni, diritti civili dialogo: gli strumenti dei pride.

– presentazione del Vademecum sulle richieste di protezione internazionale fondate sull’orientamento sessuale e/o sull’identità di genere – con Elena Consiglio, docente di Discrimination Law all’Università di Palermo, e gli studenti

– il Reggio Calabria Pride, le migrazioni, il dialogo interculturale, il Mediterraneo, i diritti civili: la “Carta di Reggio” e il laboratorio internazionale – Lucio Dattola, presidente Arcigay Calabria e del comitatoArcigay “I Due Mari” Reggio Calabriai due mari; Silvio Nocera, coordinatore associazione Fidem – Festival delle idee euro-mediterranee e vicepresidente comitato Arcigay “I Due Mari” RC.

– “Lesbians and Gays Support the Migrants”, Londra, 2016: dal Lesbians and Gays Support the Miners un gruppo di sostegno ai migranti nella comunità LGBT londinese – Gethin Roberts dell’LGSM, e Ida-Sofie Picarde Morten Thaysen, di LGSM-migrants

Introduce e modera Emiliano Farinella, Alibi

Il Vademecum intende essere una guida su come condurre i colloqui tra operatori e soggetti che sono appartenenti a minoranze sessuali e che, per questa ragione, sono perseguitati nei loro rispettivi paesi di origine. Tali soggetti hanno diritto al riconoscimento dei una forma di protezione internazionale (diritto d’asilo o protezione sussidiaria) o umanitaria.

Questo documento offre indicazioni metodologiche che servono a garantire il massimo rispetto per la persona durante i colloqui con l’operatore e inoltre contiene indicazioni utili ad accrescere la consapevolezza degli operatori sui temi dell’orientamento sessuale e identità di genere, anche con riferimento ai paesi di provenienza dei richiedenti protezione internazionale. Queste indicazioni servono a riconoscere e valutare criticamente le esigenze di protezione fondate sull’orientamento sessuale e/o sull’identità di genere di ogni singolo richiedente, nel contesto specifico della sua storia individuale.

Quanto alla struttura: la prima parte del Vademecum è dedicata alle definizioni; la seconda indica cosa fare e cosa assolutamente evitare durante il colloquio, fornendo qualche esempio di domanda; la terza parte parla sinteticamente di cosa si deve intendere per ‘credibilità’. Per completare il quadro, il Vademecum contiene essenziali riferimenti alla normativa e alla giurisprudenza più recente e rilevante in materia. Infine, il Vademecum propone due giornate di lavori e workshop con operatori e migranti per approfondire la conoscenza delle problematiche dei richiedenti asilo appartenenti a minoranze sessuali perseguitate nei loro paesi di origine.