23 giugno: Giovedì in strada contro omofobia e razzismo

IN STRADA PER I NUOVI DESAPARECIDOS, CONTRO L’OMOFOBIA E IL RAZZISMO.

Giovedì 23 giugno alle 18.00 a piazza Verdi
Le discriminazioni di genere e in base all’orientamento sessuale sono profondamente connesse al razzismo e alla xenofobia.

Le società “producono” individui stabilendo come debbano comportarsi, che caratteristiche debbano avere, in quale famiglia debbano vivere, chi debbano essere o non essere. E CHIUNQUE RISULTI “DIVERSO” DAL MODELLO IMPOSTO, PER IL COLORE DELLA PELLE O L’ORIGINE NAZIONALE O PERCHE’ GAY O LESBICA O TRANS O BISESSUALE, perché sceglie di vivere al di fuori dei modelli regolamentati come “normali” SUBISCE FORME DI SUBORDINAZIONE CHE SI ASSOMIGLIANO TUTTE E PRODUCONO LA STESSA VIOLENZA.
Le prime vittime dei lager dei totalitarismi del Novecento sono stati, non a caso, omosessuali e Rom, un’unica, anche se differenziata al suo interno, categoria di ‘inaccettabili’, da eliminare.

omofobia e razzismo
Una realtà ancora poco conosciuta, anche tra chi lavora nei servizi per l’accoglienza, è quella dei MIGRANTI LGBT, in aumento insieme alla crescita dei flussi migratori. E che pone nuove problematiche, perché spesso queste persone sono discriminate perché straniere e allontanate anche dalla loro comunità perché gay.
SIAMO A LUTTO PER LE VITTIME DELLA STRAGE DI ORLANDO e SOLIDALI CON IL MONDO OMOSESSUALE MUSULMANO, che subisce quotidianamente una DISCRIMINAZIONE PLURIMA.

Anche per queste ragioni, e di fronte agli orrori delle politiche europee sull’immigrazione, alle stragi senza fine nel Mediterraneo prodotte dalla chiusura delle frontiere, alle deportazioni di profughi e richiedenti asilo verso paesi retti da governi criminali come la Turchia o l’Egitto, al razzismo crescente in tutti i paesi d’Europa, E’ PROFONDAMENTE GIUSTO CHE QUEST’ANNO IL PRIDE ABBIA SCELTO COME TEMA QUELLO DELLE MIGRAZIONI.
Anche una città come Palermo, che ha delle resistenze quasi naturali alle chiusure identitarie e ai razzismi, è soggetta al rischio di nuove separazioni all’interno di una popolazione sempre più mista per origine nazionale, ma nei fatti sempre più accomunata dalla precarietà e dalle difficoltà economiche e sociali.
Il centro storico di PALERMO, a cominciare dal quartiere di Ballarò, è un laboratorio meraviglioso di commistioni che producono nuova storia comune, di apertura e di rinnovamento continui, ma va difeso con impegno e gioia, con la certezza che sta a tutte e tutti noi preparare un futuro senza barriere e paure. Qui come ovunque.
NON SI PUO’ESSERE LIBERI/E DOVE ESISTONO RAZZISMI E OMOFOBIE. NON CI PUO’ ESSERE GIUSTIZIA E FELICITA’ DOVE LE PERSONE NON HANNO GLI STESSI DIRITT!

Palermosenzafrontiere
Forum Antirazzista Palermo