Party Nudo / M¥SS KETA

DEGENERAT* di tutta Palermo ri-unitevi!

È tempo di queerilla!

Durante i nostri viaggi estivi abbiamo sbagliato volo di ritorno e siamo finiti a Palermo, Colombia. Adesso siamo tornati, ma il viaggio non è stato infruttuoso: durante l’inseguimento che ha preceduto la nostra fuga abbiamo incontrato una donna che ha lavorato al nostro rilascio.
Dopo aver dichiarato l’indipendenza della Repubblica Nuda, avevamo bisogno di una sacerdotessa che benedicesse la nostra nuova casa: una donna di spettacolo e uno spettacolo di donna.
UNA DONNA CHE CONTA. UNO. DUE.
*Ah no, scusa. Stoppala. Rewind*
UNA F__A COL CAPSLOCK: MYSS KETA
Le abbiamo detto: “Sacerdotessa, ti va di dir messa?”
Lei ha risposto: “VISTO CHE MILANO È BRUCIATA, PALERMO PUÒ INFIAMMARSI”.

Qualsiasi cosa dalla quale stiate fuggendo, la notte è qui per accogliervi: Party Nudo è tornato, pronto a inaugurare la nuova stagione de I Candelai con MYSS KETA.

Party Nudo è lo spazio in cui liberarvi e combattere la norma claustrofobica con le vostre sante stravaganze!
Spogliatevi, ballate, ribellatevi, sottraetevi al sistema e distruggetelo.
Riprendiamoci la notte e puntiamo alle stelle, perché è al buio profondo che apparteniamo: siate i fulmini che squarciano la notte!

Dj set di:
CKTC (electro, synth-pop, electro-pop, techno)
Eva Ernst (frenchtouch, electro, techhouse)
Pop_up Ecouter (electro-boh, pop-porno, au-dèla des enfants)

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The Human Landscape

Catherine Opie | The Human Landscape
OPENING: giovedì 31 maggio, ore 18.30

Il Sicilia Queer filmfest insieme al Coordinamento Palermo Pride e al Centro Internazionale di Fotografia di Palermo diretto da Letizia Battaglia, e in collaborazione con ruber.contemporanea presenta The Human Landscape, personale dell’artista americana Catherine Opie, al debutto con il suo primo film The Modernist e in mostra con una selezione di lavori dalla serie Portraits.

Catherine Opie. The Human Landscape è patrocinata dal Comune di Palermo – Assessorato alla Cultura. Si ringrazia Edge – excellence & diversity by glbt executives.

Catherine Opie | The Human Landscape
a cura di Antonio Leone e Andrea Ruggieri
Palermo. Centro Internazionale di Fotografia
Cantieri Culturali alla Zisa | Padiglione 18 – Via Paolo Gili, 4
31 maggio – 15 luglio 2018 | martedì – domenica, ore 9.30 – 18.30 | chiuso il lunedì

Lascia che ti guardi, lascia che ti tocchi

#eterotopie
LASCIA CHE TI GUARDI,
LASCIA CHE TI TOCCHI
30 maggio – 30 giugno 2018
Palazzo Sant’Elia, Via Maqueda, 81

* خليني شوفَِك، خليني إلمسَِك / Lascia che ti guardi, lascia che ti tocchi
a cura di Roy Dib
artisti / Roy Dib, Dima El Horr, Maria Kassab, Raafat Majzoub, Randa Mirza, Lara Tabet

Martedì – Venerdì 9.30 – 13.30 / 15.30 – 18:30 / Lunedi chiuso
* mostra inserita tra gli eventi collaterali di Manifesta 12 Palermo

a cura di Roy Dib
30 maggio – 30 giugno 2018

Artisti: Roy Dib, Dima El Horr, Maria Kassab, Raafat Majzoub, Randa Mirza, Lara Tabet.

*Tra la Sicilia e Beirut si trova il Mediterraneo. Un mare che cerca costantemente di sedurre i nostri corpi, talvolta seminando la morte.
Lascia che ti guardi, lascia che ti tocchi, previsto all’interno della sezione Eterotopie del Sicilia Queer filmfest 2018, si condensa attorno alla scena artistica contemporanea di Beirut e sul tema dei diritti delle persone LGBTQ. Uno sguardo sul mondo intimo e brulicante della città: amore proibito, amore clandestino e desiderio.
La mostra presenta i lavori di Dima El Horr, Randa Mirza, Lara Tabet, Maria Kassab and Raafat Majzoub e Roy Dib, ricorrendo a mezzi espressivi differenti come video, fotografia, film e installazioni, così da offrire uno sguardo pressoché voyeuristico su una Beirut recondita. Dei corpi nuotano nel Mediterraneo, altri ballano tutta la notte. Un sussurro proibito tra innamorati, una fuga verso gli spazi nascosti del desiderio. Un universo in cui la nozione di “queer” reinterpreta incessantemente il senso della celebrazione del corpo, a prescindere dall’identità sessuale. Un corpo che rivendica la libertà di essere amato e desiderato, toccato e guardato.

* خليني شوفَِك، خليني إلمسَِك / Let me watch you, let me touch you

Between Sicily and Beirut lies the Mediterranean. A sea that flirts with our bodies, a forbidden flirt that might cause death.
“Lascia che ti guardi, lascia che ti tocchi / Let me watch you, let me touch you” is a call for the sea, so as for the bodies, the societies and the nations too.
The exhibition “Lascia che ti guardi, lascia che ti tocchi”, foreseen for the Eterotopie section of the Sicilia Queer filmfest 2018, focuses on the contemporary art scene of Beirut as well as on the theme of LGBTQ people’s rights. A look at the intimate world of the city: forbidden love, clandestine love, desire.

The exhibition presents the works of Dima El Horr, Randa Mirza, Lara Tabet, Maria Kassab, Roy Dib and Raafat Majzoub, through different mediums like videos, photography, films and installations, in order to give a voyeuristic look at an intimate Beirut. Bodies swimming in the Mediterranean and others dancing all night. A forbidden whisper between lovers, an escape towards hidden spaces of desire. A universe where the notion of ‘Queer’ reinterprets the sense of celebrating the body regardless of sexual identity. A body that claims freedom of being loved and desired, touched and looked at.